Intervista a
Henry Kaiser

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di Beppe Colli
Oct. 3, 2004



Yo Miles! è il nome della formazione a personale variabile messa su dal chitarrista statunitense Henry Kaiser allo scopo di rendere omaggio alla musica del Miles Davis elettrico post-Bitches Brew (quello, per intenderci, del periodo che va dal 1970 al 1975). La mossa era decisamente rischiosa, e per più motivi: innanzitutto il repertorio, dalle coordinate molto dissimili dal tipico formato tema melodico/ordinate variazioni; poi, le difficoltà poste da uno stile inimitabile come quello dello scomparso trombettista: "replicare" o "innovare"? (Va da sé che ambedue le scelte esponevano a non pochi rischi.) E c'è anche da considerare quella caratteristica aria febbrile che è tipica di un linguaggio allora nuovo, e che veniva creato nel suo farsi.

Diremmo che l'operazione è senz'altro riuscita: prima Yo Miles!, pubblicato nel 1998, poi il recentissimo Sky Garden, testimoniano di una volontà certamente non casuale. Ovviamente basilare per la buona riuscita è la scelta dei musicisti coinvolti, dal trombettista Wadada Leo Smith al bassista Michael Manring agli scoppiettanti fiati dei componenti il ROVA Saxophone Quartet.

Abbiamo pensato di rivolgere a Henry Kaiser alcune domande a proposito di Yo Miles! Lo scambio epistolare, avvenuto tramite e-mail, si è svolto durante la scorsa settimana.


La musica di Miles Davis nel suo "periodo elettrico" - in special modo quella degli anni '73-'75 - sembra essere stata una delle tue influenze formative. Vuoi parlarne?

Sono cresciuto vedendo quella musica dal vivo molte volte. Ho cominciato a suonare la chitarra nel 1972. Vedere Pete Cosey suonare con Miles molte volte - forse dieci o dodici - è stata un'importante influenza formativa, che indirizzava verso la libertà e la scoperta del proprio modo personale di suonare.


Nella musica di Miles Davis degli anni settanta la chitarra aveva molta prominenza. Dato che hai visto il gruppo dal vivo parecchie volte: come consideravi il modo in cui lavoravano i chitarristi nei suoi gruppi, paragonati ad altri gruppi rock e fusion di quel tempo?

Loro improvvisavano di più.


Collabori con i ROVA da moltissimo tempo. Eri già consapevole del loro apprezzamento per la musica di Miles Davis di questo particolare periodo?

No.


Lo "scandalo" di Miles Davis che si dà all'elettrico potrebbe essere paragonato all'impatto provocato da Ornette Coleman e il suo "free jazz". Consideri oggi possibile che una innovazione musicale provochi un pandemonio così vasto e acceso sulla stampa e nei media?

No - perché i media di oggi, posseduti da grandi conglomerati, la ignorerebbero.


Su ambedue gli album di Yo Miles! c'è un sacco di lavoro di chitarra - e molti chitarristi. Come fate a decidere chi suona cosa? (Tra parentesi, chi è che suona quella parte che ricorda tanto John McLaughlin nel pezzo Gemini Double Image su Sky Garden?)

Quello sono io che faccio una parodia di McLaughlin su YM! Gemini Double Image, una PARODIA intenzionale, per essere divertente, ma che funziona lo stesso come musica, spero.

Per rispondere alla prima parte: nei YM! Wadada dirige i propri pezzi, e io dirigo per la maggior parte i pezzi di Miles. E così, o sono io che decido o l'improvvisazione e lo spirito del momento decidono per noi. Noi non proviamo quelle strutture di Miles. Su tutti e tre i doppi CD di YM! (YO MILES! UPRIVER verrà pubblicato a gennaio) quello che si trova sul CD è di solito la prima volta che abbiamo suonato il pezzo, tutto senza molta pianificazione. La musica "arriva"; questo fa parte del sistema aperto di questo tipo di musica.


Qual è la tua opinione del lavoro di remix del materiale di Miles Davis che Bill Laswell ha fatto alcuni anni fa?

No comment. Dirò solo che hanno dovuto ritirare dal commercio i primi CD e cambiare un titolo e i crediti dato che su un pezzo avevano creduto che John McLaughlin fosse Pete Cosey. So che Teo Macero ha odiato quei rimissaggi.


So che una formazione di Yo Miles! ha fatto alcuni concerti. Sei stato soddisfatto del risultato? Qual è stata la reazione del pubblico? Piani futuri?

Ci siamo divertiti moltissimo. Il pubblico ha sempre apprezzato. Mi piacerebbe fare degli altri concerti - ma questo è un gruppo che è caro far girare...

Questo è quello che abbiamo suonato in quattro dei concerti che abbiamo fatto:


21 OTTOBRE 1999

PRIMO SET
YESTERNOW > RIGHT OFF > AGHARTA PRELUDE
BLACK SATIN
MILES DEWEY DAVIS III GREAT ANCESTOR PART 1 > CALYPSO FRELIMO > IFE > GREAT EXPECTATIONS > IFE
RIGHT OFF PARTS 4 & 5

BIS
HOLLYWUUD / BIG FUN


4 MARZO 2000

PRIMO SET
HOLLYWUUD / BIG FUN
MOJA-NNE
WADADA AND KARL > RIGHT OFF > YESTERNOW > CORRADO > DRUMS AND PERCUSSION > BITCHES BREW
LITTLE CHURCH/SIVAD > AGHARTA PRELUDE

SECONDO SET
CALYPSO FRELIMO > STAR PEOPLE > CALYPSO FRELIMO > MILES DEWEY DAVIS III GREAT ANCESTOR PART II
IMPROV > BLACK SATIN > NEFERTITI > IFE > GREAT EXPECTATIONS > MAIYSHA > IFE
WILLI


1 SETTEMBRE 2000

PRIMO SET
WHAT I SAY
JABALI > ONE THE CORNER JAM
JACK JOHNSON > IT'S ABOUT THAT TIME > WILLIE DIXON
SHINJUKU > MISTER TOON > WHO'S TARGETED?

SECONDO SET
BITCHES BREW
IFE > GREAT EXPECTATIONS
GO AHEAD JOHN > AGHARTA FUNK > TUNE IN 5 + ONE PHONE CALL

BIS
HOLLYWUUD/BIG FUN


19 OTTOBRE 2002

PRIMO SET
KARL & HENRY > JABALI > COZY PETE
WHO'S TARGETED?
AGHARTA PRELUDE fast > GO AHEAD JOHN 44 BAR BLUES STRUCTURE > IFE > GREAT EXPECTATIONS  AGHARTA PRELUDE slow
CALYPSO FRELIMO

SECONDO SET
WHAT I SAY (superimposing YESTERNOW)
SHINJUKU
TOUGH ENOUGH > JACK JOHNSON (RIGHT OFF) > TOUGH ENOUGH > TIMELESS > IT'S ABOUT THAT TIME > WILLI


Il nuovo CD sembra accentuare il groove in un modo che differisce molto da quello del primo album. E' corretto?

Batteristi diversi con preoccupazioni e approcci individuali diversi.


Anche se i risultati sono stati a volte superficiali, in passato abbiamo visto un processo di "percolamento" dall'avanguardia verso forme pop. Credi che questo processo possa ripetersi?

E' una cosa che si verifica sempre.


Ritieni fondata la tesi secondo la quale molta musica ambient e techno ha un debito nei confronti del Miles elettrico?

ASSOLUTAMENTE, ma principalmente per quanto riguarda l'imitazione di dettagli di timbro, tessuto e gioco ritmico. Non nel metodo o nella struttura.


Mike Keneally suona sul nuovo disco. (Avete suonato insieme per la prima volta nei... Mistakes, giusto?) Qual è stato il motivo che ti ha fatto pensare a lui per il nuovo album?

(giusto) YM! è un gruppo di amici e Mike era l'amico più a portata di mano al momento di fare il disco. Mi piacerebbe avere Raoul Bjorkenheim o Michael Gregory Jackson alla chitarra nei gruppi futuri.


Hai sempre prestato molta attenzione alle tecniche di registrazione - ricordo che il tuo album Aloha, un quarto di secolo fa, era registrato in digitale - e il nuovo album è in doppio layer: CD/SA-CD. Ecco la domanda: mentre da un lato abbiamo sempre più opzioni a disposizione per quanto riguarda frequenze di campionamento più alte/tecniche di registrazione più accurate, il "consumatore medio" sembra sempre meno interessato a questioni di "fedeltà" - e molto più a questioni quali portabilità e "buon prezzo" (cosa che spesso vuol dire "gratis"). La tua opinione?

Le cose andranno nell'altra direzione, con l'ascoltatore medio che s'interesserà di più del SUONO quando le grosse case discografiche moriranno e spariranno. Al momento pubblicare un SA-CD dovrebbe costare quanto un CD normale. Con l'avanzare della tecnologia un suono migliore costerà poco. Ritengo che il suono del layer SA-CD di YM! parli da solo. Abbiamo appena vinto il premio chiamato 2004 Surround Music Awards per il "Best High-Resolution Stereo Program".


Conosci l'articolo che Lester Bangs ha scritto a proposito di On The Corner? (Solo una curiosità personale.)

Non l'ho mai letto né ne ho mai sentito parlare.


E ora?

YO MILES! YO MARLEY. Pezzi di Bob Marley trattati come MD metà anni settanta. Denudati all'essenza e aperti per diventare qualcosa di nuovo e di sorprendente.

Ma ora debbo ritornare nell'Antartide come sommozzatore del Programma Antartide degli Stati Uniti - e quindi quel progetto di registrazione dovrà aspettare ancora un po'.


© Beppe Colli 2004

CloudsandClocks.net | Oct. 3, 2004