Intervista a
Greta Gertler
(The Universal Thump)

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di Beppe Colli
Apr. 1, 2013



Come già estesamente argomentato in sede di recensione, l'album omonimo inciso dal collettivo denominato The Universal Thump è una delle cose più interessanti e fresche che ci è capitato di ascoltare negli ultimi tempi.

E dato che il collettivo vede quali figure principali quelle di Greta Gertler e di Adam D Gold - il secondo soprattutto in qualità di batterista, multistrumentista e arrangiatore, con la prima a firmare la quasi totalità di musiche e testi, oltre a suonare il pianoforte e a fungere da voce solista - ci è sembrato naturale chiedere un'intervista per saperne di più.

Assente giustificato Gold, la Gertler ha accettato di buon grado di rispondere alle nostre domande, inviate via e-mail la scorsa settimana.


Quale primo argomento mi piacerebbe "seguire i soldi". Ho letto che avete finanziato il nuovo album grazie a una campagna su Kickstarter, cosa che in un certo senso mi ha sorpreso, dato che ritenevo che le "operazioni dal basso" fossero terreno esclusivo di artisti già forniti di un seguito notevole quali i Radiohead, Trent Reznor e i Ben Folds Five... Ma ovviamente mi sbagliavo. Vuoi parlarmene?

Sì, abbiamo fatto una campagna su Kickstarter alla fine del 2009. Due nostri amici di New York l'avevano già fatto prima di noi e la cosa aveva avuto successo, ma a quel tempo era qualcosa di veramente nuovo. Prima di The Universal Thump avevo realizzato alcuni album a mio nome. Mi ci è voluto davvero molto tempo per trovare il coraggio di farlo, dato che rendere pubblico il mio bisogno di soldi per fare un disco non era qualcosa che ero abituata a fare. Vado pazza per il "pop orchestrale", e così alcuni dei miei album precedenti erano stati complessi e costosi da realizzare, e ciò è particolarmente vero per The Baby That Brought Bad Weather. Per continuare a realizzare degli album senza andare completamente in bancarotta sapevo che avrei dovuto trovare un modo per finanziare The Universal Thump. Poi per fortuna è spuntato Kickstarter e tutto il cambiamento culturale di finanziare dal basso gli sforzi creativi. A conti fatti è stata un'esperienza davvero carica di tensione ma l'esplosione di sostegno da parte dei nostri fan e amici da ogni parte del mondo è stata veramente confortante e incoraggiante. Abbiamo raccolto più di 15.000 dollari provenienti da duecento sostenitori, una cifra molto superiore ai budget che ho avuto disposizione per i miei precedenti album solisti. Non è stata sufficiente a coprire tutto il processo di realizzazione del doppio album, ma ha coperto una buona parte delle spese sostenute per pagare i musicisti che hanno suonato sull'album e anche le parti aggiuntive di registrazione e missaggio. Mentre facevamo l'album, e anche ora che è uscito, ci siamo tenuti in contatto con queste duecento persone, che sono state parte del processo. E' fantastico avere un tale nucleo di sostegno e dover rendere conto a loro, scambiarsi opinioni, comunicare con loro a proposito di quello che sta accadendo al gruppo e all'album. E' un punto di partenza dal quale crescere.


Ritengo che da qualche parte dentro The Universal Thump ci sia un "concept" - vuoi aiutarmi? Sulla copertina e sul libretto vedo una balena, un oceano - e un edificio che mi pare proprio l'Opera House di Sydney.

E va bene, a costo di rivelare che razza di hippy sono, ecco la storia. Circa quattro anni fa Adam mi ha chiesto di seguirlo in una spedizione per osservare le balene. Aveva sempre voluto vedere una balena nel suo elemento naturale. Io non avevo mai visto una balena ma ricordo distintamente che durante la mia infanzia in Australia tiravo fuori con entusiasmo il disco blu intitolato Songs of the Humpback nell'edizione del National Geographic e lo suonavo per ore... A quell'età vivevo molto vicino all'Oceano Pacifico e volevo diventare una oceanografa. Ho anche interpretato il ruolo di Jonah in un musical chiamato Jonah Man Jazz. Adesso facciamo un salto in avanti di alcuni anni... Noi - due annoiati e cinici musicisti - siamo partiti da Brooklyn, New York, per l'isola incredibilmente bella di Grand Manan, in Canada. Abbiamo viaggiato per mari in tempesta, camminato in su e giù per le spiagge dell'isola, visto foche, aragoste, pini, rocce... ma niente balene. Siamo ritornati a New York. Fatto strano, non appena di ritorno abbiamo cominciato a vedere balene ovunque - su poster, biciclette per bambini, mosaici sui marciapiedi, graffiti, scatole di cereali e così via... La Balena è diventata la nostra creatura guida e mentore mentre iniziavamo a fare musica insieme. Abbiamo interpretato la nostra spedizione per osservare le balene poi risultata priva di balene come un segno che avevamo bisogno di continuare a cercare qualcosa; una balena o forse qualche altro tipo di essere enorme e meraviglioso che avremmo potuto non capire mai completamente. Abbiamo anche iniziato a leggere Moby Dick, da dove proviene il titolo dell'album. Per quest'album La Balena è stata una creatura in grado di motivare, unificare e ispirare. Come per la spedizione fatta allo scopo di osservare le balene, fare quest'album ci ha portato in un lungo viaggio, sia interiore che esterno.


L'album è stato registrato un po' dappertutto. Qui sono davvero curioso di sapere come ha viaggiato la musica - e che mi dici degli arrangiamenti (che suonano complessi e dettagliati)?

Gran parte dell'album è stata registrata nello studio di Adam, Oh Real Yum, a Brooklyn. Ma ci abbiamo lavorato anche in altri studi e in altre parti del mondo (compreso il nostro bagno) usando le attrezzature mobili di registrazione di Adam. Ma direi che per la maggior parte questo è un album che ha il suo centro a New York e che vede la partecipazione di molti musicisti con i quali Adam e io abbiamo lavorato - o con i quali ci sarebbe piaciuto lavorare - per molti anni, per esempio Barney McAll, Jonathan Maron, Pete Galub, Roy Nathanson, Rachelle Garniez e Oren Bloedow. Gli arrangiamenti per le canzoni sono venuti fuori in molti modi. Adam ha realizzato molti degli arrangiamenti per archi, come anche Noah Simon (che ha co-prodotto The Baby That Brought Bad Weather) e Jon Dryden. Sean Sonderegger, che ci è stato raccomandato da Roy, ha fatto molti arrangiamenti per fiati. Abbiamo conosciuto molti dei musicisti che compaiono sull'album nel nostro posto preferito per ascoltare musica a Brooklyn, Barbés. Io ho fatto gli arrangiamenti vocali. A volte abbiamo miscelato gli arrangiamenti, li abbiamo tagliati o ricombinati in modi diversi. Ci è voluto moltissimo tempo... come gettare vernice sulla la tela. A volte ne abbiamo grattata una gran quantità e abbiamo ricominciato da capo finché non siamo stati contenti del risultato. A volte siamo rimasti davvero colpiti dalle performance dei musicisti (in senso positivo!) e abbiamo avuto bisogno di ripensare la direzione musicale complessiva delle canzoni prima di procedere con delle aggiunte. E' un album che mette molto in evidenza i musicisti. Bryce Goggin e Noah Simon, che hanno missato l'album, sono degli stupefacenti architetti sonori, e hanno creato lo spazio necessario a far coesistere tutti i suoni e gli arrangiamenti. Sapevo che avrebbero voluto ucciderci, vista la gran quantità di piste che abbiamo scagliato addosso a loro. Ma sapevo anche che avrebbero fatto funzionare tutto in maniera meravigliosa. Tutti e due sono anche dei musicisti incredibili.


Dando per scontato che questa musica non verrà eseguita dal vivo con una formazione gigantesca come quella che c'è sull'album, mi piacerebbe sapere quale tipo di processo di semplificazione verrà applicato per quanto riguarda l'orchestrazione e così via.

Speriamo di poter mettere in scena una completa performance teatrale integrale dell'album a New York nel 2013. La qual cosa dovrebbe vedere la presenza di una orchestra da camera comprendente dai quindici ai venti musicisti e cantanti aggiunti, con costumi e scenografie a grandezza di balena. Chiamiamo questo show il nostro Whale of Sound (gioco di parole con il famoso Wall of Sound di Phil Spector, ndt). Speriamo di poterlo proporre a dei festival in tutto il mondo. Allo scopo di realizzare spettacoli più snelli e meno costosi spesso riduciamo tutto a un duo (nel 2012 abbiamo girato il Nord Est e il Sud degli Stati Uniti  in duo) e invitiamo musicisti di diverse città a salire sul palco e a unirsi a noi. Molte delle canzoni funzionano sorprendentemente bene con solo pianoforte, voce e batteria. Abbiamo anche un gruppo rock di cinque elementi comprendente musicisti del nucleo del gruppo come Barney McAll (tastiere), Jonathan Maron (basso), Adam e io. Un paio di anni fa abbiamo fatto anche una performance di All Things Must Pass di George Harrison (in occasione del quarantesimo anniversario della sua pubblicazione) con il gruppo "whale of sound" e cantanti solisti aggiunti quali Shara Worden (My Brighest Diamond), Missy Higgins, John Wesley Harding, Rick Moody e altri. Stiamo cercando di farlo di nuovo.


Questo è il momento di parlare del vostro retroterra, dato che so veramente poco di tutti e due.

Ecco un estratto da TheUniversalThump.com:

Adam D Gold è un multistrumentista, arrangiatore, compositore e co-produttore che fa parte (accanto alla compositrice Greta Gertler) di The Universal Thump, il cui primo album omonimo è stato pubblicato nell'ottobre del 2012. Adam suona la batteria negli The English UK, il gruppo fisso del programma John Wesley Harding’s Cabinet Of Wonders, trasmesso in nazionale ogni settimana sulla National Public Radio. Adam suona anche con il gruppo ad alto volume Gutbucket, e il gruppo a basso volume Build. Adam ha co-prodotto il secondo album dei Build, Place, uscito di recente, insieme al compositore Matt McBane. Adam ha curato la parte tecnica e ha prodotto due album del cantautore Shannon McArdle, il secondo dei quali, Fear The Dream Of Axes, è stato pubblicato nel luglio del 2012. Adam ha anche co-prodotto nel 2013 un adattamento jazz dell'Odissea di Omero, scritta e recitata Russell Kaplan. Adam ha conseguito un diploma in percussione classica alla Manhattan School of Music.

Greta Gertler è una pianista, cantante e autrice originaria di Sydney, Australia, che ora vive a Brooklyn. Lei e il suo nuovo gruppo, The Universal Thump, sono recentemente apparsi sulle emittenti WNYC, WFMU, WFUV, WXPN, sulla NPR nel programma Song of the Day, e hanno pubblicato un doppio album di "orchestral pop" in quattro "Capitoli" nell'autunno del 2012.

Oltre ad aver pubblicato tre album da solista, Greta si è esibita e ha registrato negli Stati Uniti, in Australia e in Europa, con un'ampia gamma di artisti quali Sufjan Stevens, OK Go, Sarah Blasko, Clare & The Reasons, John Wesley Harding, Martha Wainwright, Glenn Tilbrook (Squeeze) e Joan As Policewoman, ed è stata di recente citata tra i Top 20 Orchestral Pop artists di New York (Deli Magazine).

Nel 2012 Greta e l'autrice di testi teatrali Alexandra Collier hanno ricevuto delle "artist residencies" per lavorare al loro primo musical, Willow’s One Night Stand, allo SPACE al Ryder Farm e il Rhinebeck Writers Retreat. Greta ha vinto una borsa dell'Australia Council for the Arts per effettuare spettacoli a sostegno del suo più recente album solista, Edible Restaurant (2007). E' anche un'autrice di canzoni di successo multi-platino, avendo co-firmato l'hit Blow Up the Pokies (eseguito da The Whitlams).

La sua canzone Everyone Wants to Adore You ha vinto il Grand Prize nel concorso Indie Band Search ed è stata usata in una grossa campagna pubblicitaria bulgara per la Globul. Di recente Greta ha diretto video musicali per i singoli di The Universal Thump: Flora, Darkened Sky e Honey Beat. Greta ama nuotare e mangiare.


Vuoi parlarmi degli artisti che consideri essere d'ispirazione se parliamo di comporre, arrangiare, e della dimensione "scenica" della musica registrata.

Ci sono così tanti artisti il cui lavoro ci ha influenzato... Abbiamo tutti e due un background di musica classica, ma il nostro cammino ci ha portato fuori da quel mondo, strettamente inteso, e nei mondi pop, rock, jazz, della "new music" e di quelli che definiamo cantautori. La canzone Grasshoppers è stata grandemente influenzata, sia per quel che riguarda la composizione che la produzione, dall'album di Sandy Denny intitolato Like An Old Fashioned Waltz, e io sono sempre stata molto attratta dalla produzione e dall'aspetto compositivo delle canzoni pop degli anni settanta. Sono passata dall'essere una secchiona del piano classico che amava solo Schubert, Bach e Beethoven al percuotere - a partire dall'età di dodici anni - gli accordi delle canzoni di Elton John e dei Beatles per conto mio, quando i miei genitori non mi sentivano. Ero sempre terrorizzata dall'idea di eseguire musica classica, a causa della pressione che avvertivo di dovermi sforzare per raggiungere un certo tipo di perfezione nel mio modo di suonare. Era un livello molto alto nei confronti del quale essere all'altezza, e in seguito lo stress mi ha allontanato da quel mondo. E' stato solo molto più avanti nella vita che sono diventata consapevole del fatto che avrei potuto scrivere e suonare le mie canzoni, ed è stata una cosa molto più rilassante e favorevole alla socialità (se paragonato a una vita monastica fatta di stare al pianoforte per molte ore ogni giorno). Si adattava meglio alla mia natura. Più o meno all'età di ventun anni ho cominciato ad andare a vedere gruppi locali di Sydney e cantautori quali Melanie Oxley e Chris Abrahams (The Necks), The Whitlams (che in seguito hanno ripreso un paio di mie canzoni), Robyne Dunn, Died Pretty e The Clouds. Tutti loro hanno avuto un'enorme influenza su di me, facevano tutti parte della mia comunità musicale, facevano le cose che volevano fare, non costretti dal formalismo del mondo della musica classica. Ho avuto la possibilità di incontrarli e di parlare con loro, e di condividere con loro le mie canzoni così poco mature. Mi sono stati di grande sostegno.

Per quanto riguarda la dimensione della "scena" sonora... su ogni canzone che appare su The Universal Thump gli strumenti e i suoni sono in maniera predominante acustici e registrati nello spirito delle vecchie registrazioni analogiche degli anni settanta, ma abbiamo voluto introdurre almeno un elemento in grado di dare un tocco bizzarro e psichedelico a ogni canzone. Lo strumento di Barney McAll chiamato "Chucky" (una valigetta piena di carillon amplificati il cui segnale è fatto passare attraverso una serie di effetti a pedale di quelli tosti) ci ha aiutato a ottenere questo risultato nella sezione centrale di Swimming - dove io immagino che una donna si sta immergendo dalla superficie di un lago per cercare di trovare l'anello nuziale che ha perduto. L'influenza musicale di Barney su quest'album è senz'altro vasta - lui ha un retroterra di compositore jazz, ma di recente ha lavorato con artisti molto "pop" come Sia Furler. Ha anche un gusto musicale australiano che credo ben completi le canzoni. Alcune di esse sono state scritte in Australia molti anni fa, e hanno un'atmosfera molto "Rock australiano" stile anni ottanta, per esempio Honey Beat, che dal punto di vista della produzione è molto influenzata da The Church. L'altro artista che ha avuto una grossa influenza su di noi e su quest'album è George Harrison, e l'album che ha fatto con Phil Spector, All Things Must Pass, che sia Adam che io riteniamo un capolavoro e senz'altro l'esempio perfetto di quello che è un "Album". Non era nostra intenzione che il nostro album acquistasse un suono tanto ampio e orchestrale come poi è diventato, ma in qualche modo le canzoni e la nostra ricerca della Balena si sono ben prestate a ciò. Ci è anche piaciuto sfidare la cultura corrente dello "stato del deficit di attenzione" e dei "singoli", creare qualcosa di più grande in cui la gente potesse tuffarsi e di cui poter godere. Per fortuna durante la lavorazione di quest'album non ci siamo uccisi a vicenda e non siamo impazziti (in realtà di recente ci siamo sposati), ma per poter prendere decisioni definitive su quello che dovevamo tenere c'è voluto un sacco di tempo, il che ha voluto dire fare un lungo viaggio nell'esplorare una varietà di suoni, arrangiamenti e estetiche di produzione e operare un processo di selezione.


Le barriere sono cadute, oggi chiunque può registrare musica e metterla in Rete. In che modo si può riuscire a essere visti?

Questa è una domanda alla quale mi è difficile rispondere. Non ho davvero alcuna idea. Dal giorno in cui ho deciso di intraprendere una carriera nella musica la gente mi ha detto "è davvero un brutto momento per l'industria musicale". In qualche modo li ho ostinatamente ignorati e ho continuato ad andare avanti, persino quando da un punto di vista economico non è una cosa razionale. Anche se al giorno d'oggi registrare un album è più economico e più facile, e poter assorbire così tanta roba è anche motivo di incoraggiamento, vedere la gran quantità di musica che esiste e che viene creata e cercare di tenersi al passo con tutte le possibilità offerte dall'attività online e dai social network è una cosa che sembra sopraffarti e che in un certo senso ti intimidisce. Mando messaggi email alla nostra lista di circa 1.500 persone grosso modo una volta al mese. A parte ciò, al momento attuale non abbiamo i soldi per assumere un addetto alla pubblicità o investire in pubblicità per cercare di allargare il nostro pubblico ed essere più visti. E preferiamo passare il nostro tempo a fare musica, sebbene di questi giorni questo è considerato un lusso. Il risultato è che non molte persone stanno scoprendo la nostra musica, se non grazie a cose come il passaparola e gentili intervistatori come te! Mi sembra che stiamo ritornando a un'atmosfera da piccolo villaggio. Abbiamo i nostri duecento cari sottoscrittori su Kickstarter e all'incirca duemila amici e fan sparsi un po' dovunque, che apprezziamo tanto e con i quali ci teniamo in contatto. Facciamo affidamento su questi amici per far conoscere gradualmente la cosa a quelli che loro ritengono potrebbero apprezzare la nostra musica. Io raccomando caldamente di fare lo yodel di The Universal Thump dalle cime dei monti.


Hai realizzato un video di una canzone dell'album. Parlamene.

Il nostro video per Flora è stato molto divertente da realizzare. All'inizio la canzone ha tratto ispirazione dalla storia di una lucertola gigante di Komodo che si è riprodotta per via non sessuale mentre si trovava in cattività (ecco un link alla storia: http://www.livescience.com/9460-female-komodo-dragon-virgin-births.html ). Ha partorito i suoi mini-lucertoloni senza mai venire in contatto con un esemplare maschio. A quel tempo la cosa è stata considerata un prodigio scientifico, anche se da allora ho sentito che la cosa si è verificata con frequenza crescente e anche in altre specie. L'ho considerata come una bella metafora per l'"empowerment" femminile. Come dice Adam, "questa è una 'girl power' song". Mi è venuta l'idea che avremmo potuto intrecciare le storie di una solitaria insegnante di pianoforte che incontrava qualcuno alla sua altezza, e una ragazzina che cresceva e aveva una coppia di gemelli. A quel tempo la nostra amica Rozz Nash-Coulon, che è una ballerina e una musicista eccellente, era incinta di due gemelli. Le abbiamo chiesto di coreografare alcuni ballerini mentre facevano una "danza dei passeggini" (con dei veri passeggini) a Sunset Park, il parco che c'è a Brooklyn. Il giorno in cui abbiamo girato era una bellissima giornata d'autunno, e i colori delle foglie e della luce del sole erano stupefacenti. Abbiamo invitato tanti amici con i loro bambini a venire al parco e a danzare per gli ultimi momenti del video - una cosa che è stata un'esperienza di incredibile felicità, e non il tipico happening freddo di New York. Sfortunatamente uno dei ballerini quel giorno non è potuto venire, quindi sono stata costretta a imparare velocemente i passi di danza e unirmi alle "mamme" nella danza dei passeggini. E' stato difficile ma divertente! Branden Poe, il brillante tecnico della fotografia, ha girato tutto in maniera splendida, e mi ha addestrato in modo che io potessi fare la regia - il mio primo video musicale. Siamo decisamente orgogliosi del risultato. Abbiamo fatto anche altri due video per Darkened Sky e Honey Beat, decisamente molto più "lo-fi". Quest'anno stiamo lavorando a un altro video più "hi-fi". Adoro girare video musicali.


Il vostro album è disponibile come digital download, in formato CD e anche - se non erro - come un doppio LP. Consideri questi "diversi modi di consumo" come aventi un effetto diverso per l'apprezzamento della musica da parte degli ascoltatori?

Sì, ritengo decisamente che ci sia una differenza nel modo complessivo di percepire la musica e il gruppo. Il CD ha (se mi è concesso dirlo) una confezione e un aspetto grafico davvero belli opera dell'artista e musicista olandese Sonja Van Hamel. Per il libretto abbiamo puntato a fare qualcosa di completo, con tutti i testi, gli accreditamenti e i ringraziamenti. Sfortunatamente il digital download rende difficile veicolare tutte quelle informazioni e temo che tutto quanto si perderà nella nuvola di internet. Anche se la musica suona ancora bene, e nonostante il fatto che abbiamo masterizzato l'album tenendo conto delle diverse apparecchiature d'ascolto, ritengo che possedere l'album in forma fisica sia il modo migliore di entrare in contatto con la nostra musica e con quello che stiamo cercando di trasmettere. Attualmente abbiamo stampato solo un quantitativo limitato di CD, ma abbiamo in programma di stampare l'album in formato doppio vinile di colore blu nel corso di quest'anno (qualcosa che trova ispirazione in quell'album di balene del National Geographic che ricordo dalla mia infanzia). Sfortunatamente al giorno d'oggi ci sono tanti modi di ascoltare la musica, il che va bene. Ma dedicarle un po' di spazio su uno scaffale, nello spazio fisico dell'ascoltatore, e sapere che chi ascolta può leggere tutto quello che c'è scritto, vedere tutte le belle pagine di illustrazioni e sentire al tatto la carta che abbiamo scelto, tutto questo ci fa sentire bene. Una volta che la versione in vinile sarò stampata sarà chiaro il perché l'album è diviso in quattro "Capitoli". Consigliamo di mangiare una fetta di torta gelato dopo aver ascoltato ogni facciata del doppio album.


Progetti futuri?

Siamo in uno stato di tensione dato che The Universal Thump è stato da poco scelto quale possibile vincitore in due categorie degli Independent Music Awards - per Best Music Producers (per Adam e me) e Best Concept Album. Ne siamo davvero orgogliosi - la giuria comprende Tom Waits, Judy Collins, Bernie Worrell e altri. I vincitori saranno annunciati a maggio e anche il pubblico può votare andando qui: http://www.independentmusicawards.com/imanominee/12th/Producer Al momento io mi trovo a Sydney, in Australia, e Adam è vicino a Baltimora, per una visita ai suoi genitori. Abbiamo in programma di riunirci tra alcuni giorni, e all'orizzonte c'è un grosso show a New York il 19 aprile al City Winery - saremo ospiti nel John Wesley Harding's Cabinet of Wonders, insieme a Glen Hansard (The Frames, Once), Rhett Miller, Lucy Wainwright Roche, l'attore comico Eugene Mirman e altri. Stiamo anche preparando un tour europeo per settembre. La Skycap Records pubblicherà l'album in Germania, Austria e Svizzera. Speriamo di venire per la prima volta in Italia!


© Beppe Colli 2013

CloudsandClocks.net | Apr. 1, 2013