Gravitones & Strings
Live At The BIMHUIS

(for T)

Troviamo nella cassetta delle lettere un CD - come da titolo, registrato dal vivo al BIMHUIS di Amsterdam - accreditato a un gruppo denominato Gravitones & Strings. Titolare propriamente detto si rivela essere il clarinettista e compositore - che diremmo di nazionalità italiana - Augusto Forti (da cui il nome dell'etichetta, giusto?). Registrazione opera di Dick Lucas, quindi nitida ed espressiva, effettuata in due diverse occasioni (novembre 2000 e febbraio 2003) da due formazioni parzialmente diverse.

La compagnia è di quelle che non si esagera a definire prestigiose: batteria e percussioni di Han Bennink e Michael Vatcher, violino di Mary Oliver, violoncello di Tristan Honsinger e Alex Waterman e via citando (c'è anche Wilbert de Joode, uno dei nostri contrabbassisti preferiti degli ultimi anni). Diremmo che la caratteristica che contraddistingue il lavoro è senz’altro l'impasto timbrico tra una (tutt'altro che usuale) gran quantità di corde quali ukelele, ukelele tenore, banjo (due!), mandolino, lapsteel guitar e chitarra elettrica da un lato e la "dotazione classica olandese" - clarinetto, cornetta, violino, violoncello, contrabbasso e percussioni - dall'altro.

La musica? Per dirla in breve, un indovinato connubio fra una Instant Composers Pool Orchestra in versione "light" (manca Misha Mengelberg, e non solo il suo pianoforte) e certa Penguin Cafe Orchestra - vedi le arie, che diremmo senz'altro di cifra Gagaku, del brano di apertura, Gasaku; il garbato tema quasi folk di Gasuto; e certi appaiamenti tra banjo e chitarra da un lato e archi e fiati dall'altro. Temi gustosi e dalla fruizione non problematica, improvvisazioni che mostrano una volta di più la ben nota capacità di procedere a braccio di questi musicisti.

La lunga Gasiform gioca con scioltezza la carta dello "swing con garbo", con - ovviamente - buona propulsione da parte di Bennink. Bello il lavoro di Forti al clarinetto, Felicity Provan alla cornetta (anche sordinata), Greg Moore alla tuba, Joost Buis alla lapsteel e Mary Oliver al violino. Ma belli soprattutto gli impasti e gli accoppiamenti, "fantasiosi con brio".

Limiti? L'assenza di vere sorprese. E qui ognuno si regoli da sé.

Beppe Colli


© Beppe Colli 2006

CloudsandClocks.net | May 12, 2006