Fred Frith
Cheap At Half The Price

(Fred Records/ReR)

Qualcosa che non dimenticheremo mai dell'edizione originale in vinile dell'album di Fred Frith intitolato Cheap At Half The Price (1983) è l'assurda somma di danaro che dovemmo pagare per averlo - decisamente un paradosso, dato il titolo. Il primo mandato da Presidente di Ronald Reagan, ovviamente, con il Dollaro Americano a livelli inauditi. L'ex Facciata Uno dell'album - canzoni brevi dai testi prevalentemente politici - mantiene intatte le tracce di quel periodo.

Cheap At Half The Price fu il terzo album solista "americano" di Fred Frith dopo i recentemente ristampati Gravity (1980) e Speechless ('81). (Ovviamente conosciamo già tutta la storia della parte UK della sua carriera, dagli Henry Cow agli Art Bears, giusto?) Fa piacere poter dire che Cheap At Half The Price è invecchiato decisamente bene - forse ai tempi sembrava un po' troppo casalingo? -, le sue pagine che compaiono sulla quasi-antologia live del gruppo Keep The Dog (il riferimento è all'album omonimo, pubblicato nel 2003) non soffrono per la vicinanza di materiale maggiormente ambizioso.

Mentre i pezzi presenti sulla largamente strumentale ex Facciata Due suonano come un ponte fra il passato e il futuro del musicista, le canzoni dell'ex Facciata Uno anticipano per più versi il suo approccio alla canzone negli Skeleton Crew - si vedano gli album Learn To Talk (1985) e The Country Of Blinds ('86). Come suo solito Frith suona la chitarra, il violino, il basso e lo xylophono, cui si aggiungono voce, un Casio economico e alcune cosa fatte in casa. Amici e colleghi forniscono "generici esempi batteristici" - incisi in precedenza. Se i fan di Frith non necessitano ovviamente di alcun incoraggiamento da parte di chi scrive, saremmo piuttosto curiosi di conoscere l'opinione dei fan del "modern rock" a proposito di un disco che vede un "musicista esperto" affrontare "materiali semplici".

Dobbiamo confessare di non avere mai ascoltato la precedente ristampa su CD di questo album. Dopo aver ascoltato questa nuova versione in CD fianco a fianco con il vinile originale dobbiamo confessare di preferire il vinile, contraddistinto da una spazialità e da una grazia tranquilla di nostro gusto. La nuova versione, rimissata, ha moltissimo livello in più, ma anche un suono troppo d'impatto per non rischiare la banalità.

Beppe Colli


© Beppe Colli 2005

CloudsandClocks.net | April 12, 2005