dud
eyes
(DVD-V)
(IS Too Records)

Ogni volta che ci viene chiesto di citare alcuni nomi non molto conosciuti tra coloro i quali fanno oggi a nostro parere del lavoro intelligente e di qualità nel campo della musica... beh, c'è subito una lunga lista che ci si forma nella mente. Ma se la domanda concerne nomi non molto conosciuti che fanno del lavoro intelligente e di qualità ma che è anche relativamente accessibile... beh, la lista è senz'altro più corta, ed Herb Heinz c'è.

Sebbene avessimo già avuto modo di apprezzarlo nel contesto dei (riuscitissimi) CD pubblicati a nome Amy X Neuburg & Men - Utechma (1995) e Sports! Chips! Booty! (1999) - è indubbio che la sua personalità sia venuta fuori compiutamente sui suoi album solo Failure (1998) e Another (2004).

E' stato circa tre anni fa - Another era appena stato pubblicato - che si presentò l'opportunità di intervistarlo per la prima volta. Fummo piacevolmente sorpresi di apprendere di un nuovo gruppo appena formato che vedeva la sua partecipazione, che ci descrisse così: "Il mio nuovo gruppo si chiama dud. E' un grosso ensemble di musica improvvisata, a metà strada tra la "art music" e la "jam-band", un po' come The Grateful Dead, ma completamente improvvisato, con parti vocali. Stiamo incominciando a suonare qui nei dintorni." Ovviamente eravamo molto curiosi di sentire che suono avrebbe avuto la formazione, ma per molto tempo non abbiamo saputo nulla circa qualcosa che fosse commercialmente reperibile.

E così eyes è una bella sorpresa. E' un DVD-V (di circa un'ora di durata) che presenta estratti live da vari concerti (tutte registrazioni in audio multitraccia e video sottoposte a un sapiente lavoro di editaggio e di elaborazione video in studio) con ottimo risultato audio e video; le registrazioni sono avvenute per la maggior parte a San Francisco, San Jose, Oakland e Novato.

Non sapevamo davvero cosa aspettarci, la nostra idea di "improvvisazione collettiva" essendo qualcosa che è mediamente molto più difficile da apprezzare del materiale dal vivo ben più "user-friendly" creato su eyes da un ensemble formato da musicisti, ballerini e "visual artists". Sebbene la lista che segue sia tutt'altro che completa, per gli scopi di questa recensione citeremo (l'ex membro dei Men) Micah Ball alla chitarra fretless e al basso; Mark Briggs (il cui nome sarà già familiare ai fan di Herb Heinz da un CD del quale i due sono co-titolari, Hmmm...) a voce, chitarra e flauto; Doug Carroll al violoncello elettrico e alla voce; lo stesso Heinz a chitarra e tastiere; Melissa Rae alla voce; Sam Sheats al basso; Richard Smith alla batteria elettronica (che ci è parso essere un controller KAT); Tim Thompson alla parte visiva.

La prima cosa che abbiamo notato è stata che la maggior parte dei musicisti indossa una cuffia. La "stoffa" della musica vira decisamente sull'"elettronico", con batteria, tastiere, computer e violoncello elettrico a creare una miscela che è piacevolmente spessa ma allo stesso tempo chiara. La maggior parte dei musicisti canta, a volte è facile percepire una storia - un contrappunto verbale - mentre viene creata sul momento. Va da sé che ci sono tonnellate di "generi" che qui vengono tirati in ballo. Citiamo solo i climi "new wave/Devo" di nothing; un cenno in direzione NY Frith/Massacre di soundwar; la "60s California music", in stile Jefferson Airplane, su koolaid; abbondano degli strani ritmi dance/space. Abbiamo notato la differenza prodotta dall'alternarsi di due bassisti, con Micah Ball a indirizzare le cose verso un risultato più "stratificato" in opposizione all'approccio più "funky" e "ancorato" suggerito dai groove di basso di Sam Sheats (alcune parti di religion ci hanno fortemente ricordato i Gong della metà degli anni settanta).

Quelli menzionati, comunque, hanno da essere intesi solo come convenienti "punti di accesso" per l'ascoltatore, questo collettivo essendo per definizione un'entità mutante la cui identità in ciascun concerto costituirà una sorpresa. Va da sé che i dud hanno un atteggiamento preciso quando si tratta di vita e faccende politiche. E ciò, riteniamo, viene fuori con grande chiarezza nel modo in cui il collettivo si presenta qui. Sebbene pensiamo che questo DVD-V sia un sostituto in un certo qual modo inadeguato al vederli dal vivo, ci sentiamo di poter raccomandare eyes: crescerà sicuramente con la frequentazione.

Beppe Colli


© Beppe Colli 2007

CloudsandClocks.net | May 1, 2007