Ani DiFranco
Educated Guess

(Righteous Babe)

Come annunciato lo scorso anno - e in perfetta coerenza con l'esigenza espressiva che l'aveva già indotta a riprendere a effettuare concerti dal vivo in completa solitudine - Educated Guess è l'album che segna il ritorno della DiFranco alla dimensione in solo. E qui si tratta di "solo" nel senso più pieno del termine, dato che stavolta la musicista non si è limitata a cantare e suonare tutti i brani ma ha anche (ben) registrato e missato il tutto su un otto piste "vintage" a bobine. Prevalgono com'è logico voci e chitarre, c'è qualche pertinente linea di basso, tocchi essenziali di Wurlitzer su Bliss Like This e poco altro: una strumentazione scarna, come si vede, anche se il rapporto tra voce solista e cori è ben più sottile di quanto non appaia a prima vista.

La notizia del ritorno al solo ci aveva stupito non poco: formazione allargata e nuova flessibilità - strumentale, stilistica e vocale - avevano infatti prodotto Up Up Up Up Up Up e To The Teeth (ambedue del 1999) per poi dare i risultati migliori nel doppio Revelling/Reckoning (2001) e nei concerti documentati da So Much Shouting, So Much Laughter (2002) e dal DVD Render, mentre il più compatto Evolve (2003) era in grado di suscitare non pochi rimpianti anticipati.

Azzardiamo: non pochi parleranno di un "ritorno all'antico". Ma se la cosa è (ovviamente) vera per quanto riguarda l'aspetto numerico della questione non lo è affatto sotto il profilo artistico. Viene infatti (fortunatamente) mantenuta quella nuova (e matura) elasticità innanzitutto (ma non soltanto) vocale che consente alla DiFranco di ignorare i termini ormai troppo angusti di quella metrica folk cui aveva aderito in passato e di piegare interpretazione e fraseggio alle più disinvolte esigenze espressive. C'è anche una nuova urgenza, che ha spinto la musicista ad adottare una dimensione estetica meno "pulita" (pensiamo a Tonight's The Night o a certe pagine lennoniane) dove "verità" è contrapposta a "bellezza" (convenzionale); da cui accordature non millimetriche e contrasti che rischiano sulle prime di indurre nell'ascoltatore attento una certa perplessità (fanno a volte capolino brevi momenti strumentali la cui tonalità contrasta decisamente con quella del brano successivo). Tutti fattori che riteniamo avranno quale risultato quello di rendere il gradimento di Educated Guess decisamente più "selettivo" rispetto agli album che lo hanno preceduto, senza alcun dubbio più "entertainer".

Educated Guess è disco dove la varietà non fa difetto, a partire dai brani spigliati - l'uptempo Bliss Like This e la "soul ballad" Rain Check - dove non è difficile indovinare il punto in cui il gruppo avrebbe dovuto fare il suo ingresso. Mentre basta ascoltare il trittico formato dalla bossa You Each Time, dalla folk ballad Animal e dal brano parlato intitolato Grand Canyon per accorgersi di quanto ampio sia il territorio coperto. Piace anche dire di Swim, Educated Guess, Bodily e Company, con interpretazioni tutte da gustare. Testi come sempre intelligenti e percettivi, libretto riccamente illustrato.

Beppe Colli


© Beppe Colli 2004

CloudsandClocks.net | Jan. 18, 2004